Kaiju, un nome che sino a ieri in ben pochi conoscevano, ma che adesso saltella sulla lingua di molti insieme a parole come nerd, RPG, pokè e deepfake. A partire dalle acclamate serie manga Kaiju No. 8 e Kaiju girl caramelise per arrivare al successo di Kaiju: Battlefield Surgeon, il termine kaiju sembra destinato a tormentarci per tutto il 2024, ma cos’è davvero un kaiju? Tutti ne conoscono almeno uno, da Godzilla a King Kong, senza dimenticare Gamera e Clifford The Big Red Dog, ma questo non aiuta a spazzare via i dubbi su cosa effettivamente lo contraddistingua. Secondo i fan, un “kaijū” è una qualsiasi creatura di dimensioni significativamente grandi, sia esso un mostro, una specie preistorica ormai estinta o una mutazione di qualche tipo. Appurata la questione relativa alle dimensioni resta da valutarne la radice etimologica. A essere onesti le origini del termine sono piuttosto incerte, ma risalgono comunque alla letteratura e nello specifico al folklore giapponese. L'uso della parola nel suo contesto moderno è generalmente attribuito al film The Beast from 20000 Fathoms - La bestia da 20.000 braccia (1953), una pellicola che includeva il termine "kaiju" nel poster e nel materiale pubblicitario che accompagnava la sua uscita nelle sale cinematografiche. A partire da questo giorno, tutti i film di fantascienza incentrati su “creature giganti” iniziano ad adottare il termine kaiju; ne è un esempio proprio Gojira - Godzilla (1954) di Ishirō Honda, pellicola fondamentale per la storia del cinema a cui indissolubilmente si lega la fama e il successo dei Kaiju. L'uscita di Godzilla non ha soltanto avuto un impatto significativo sull’industria cinematografica giapponese, ma sull’intera cultura pop mondiale. Grazie a questo film vengono infatti gettate le basi per un genere meglio noto come "tokusatsu" e di cui faranno parte anche la maggior parte di pellicole dedicate ai successivi kaiju.
Anche se i fan tutt’oggi si divertono a discutere quali siano i requisiti di grandezza per definire un "kaiju", la verità è che il termine è stato spesso applicato in modo piuttosto flessibile. In fin dei conti come si può valutare qualcosa di gigantesco? Un mostro è pur sempre un mostro, poco importa sia alto uno o due palazzi. A mettere tutti d’accordo è però il titolo di “re” dei kaiju. In termini di fama mondiale non può che vincere Godzilla, anche se lo stesso studio di produzione legato al celebre franchise ― Toho ― si è dato da fare per creare un pantheon estremamente variegato. Da Rodan (che somiglia a uno pteradon), a Mothra (una falena gigante) passando per King Ghidorah (un drago a tre teste, come un'idra), senza dimenticare le creature della serie Ultraman e in particolare le figure di Zetton e Bemular. Malgrado l’origine dei kaiju sia appunto giapponese, non possiamo però non menzionare il fiore all’occhiello della produzione americana, sua maestà King Kong. L’enorme gorilla preistorico è tanto celebre da aver incrociato per ben tre volte lo stesso Godzilla sul ring cinematografico in King Kong vs. Godzilla (1962), Godzilla vs. Kong (2021) e Godzilla x Kong - The New Empire (2024)
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