Foto di William Gibson: Di Gonzo Bonzo - originally posted to Flickr as William Gibson Pubblicato nel 1984, Neuromante di William Gibson è considerato un capolavoro del genere cyberpunk, ma la sua influenza si estende oltre i confini di questo movimento letterario fantascientifico. Confini che sfociano, involontariamente, anche nel bacino della letteratura LitRPG.
Uno degli aspetti chiave di Neuromante è l'immersione totale nei mondi virtuali, che anticipa in modo sorprendente la tematica dell'immersione profonda e cibernetica tipica dei romanzi LitRPG. Gibson immagina un futuro in cui gli hacker possono connettersi direttamente ai dati digitali, anticipando l'idea di immergersi in mondi virtuali complessi e interattivi. L'autore esplora l'intelligenza artificiale e la presenza di personaggi digitali, elementi che richiamano il concetto di NPC nei LitRPG. I personaggi di Neuromante esistono sia nel mondo reale che in quelli digitali, gettando le basi per la coesistenza di entità simili nei romanzi LitRPG. Gibson sfida le frontiere tra il mondo reale e quello cyber, anticipando il concetto di realtà virtuale così prominente nei LitRPG. Neuromante segue le gesta di Case, un abile hacker che cerca di accedere al cyberspazio. Questo richiama le tematiche di progressione e acquisizione di abilità, simili a quelle presenti nei romanzi LitRPG anche se il tutto è allestito con la prosa sovraccaricata dell'autore. La storia di Case nel tentativo di superare le sfide digitali e raggiungere nuovi livelli offre una prospettiva a dir poco tecno-inedita per quegli anni e tutt'ora oggi sembra essere un archetipo involontario.
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