Oggi parliamo di Primal Hunter, un fantasy LitRPG che sta riscuotendo grandissimo successo all’estero.
Il romanzo, primo di una serie di otto, è incentrato sulle vicende di un gruppo di impiegati inspiegabilmente prelevati dal posto di lavoro e catapultati nel Multiverso, una realtà aliena e pericolosa, governata da regole differenti rispetto a quelle in uso sulla Terra. Per sopravvivere, i dipendenti dovranno fare del loro meglio imparando ad adattarsi il più velocemente possibile a questo nuovo mondo. Una premessa che potrebbe anche sembrare non molto originale, ma la cura con cui Zogarth sviluppa il proprio mondo integrando a meraviglia ogni singolo aspetto LitRPG è davvero ammirevole. In uno scenario simil-apocalittico che vede coinvolti 1200 partecipanti nell’iniziazione del Novantatreesimo Universo, l’autore si concentra su un gruppo specifico di personaggi lavorando con estrema verosimiglianza specie per quanto concerne le interazioni umane e i rapporti sociali. Una scelta vincente che incolla il lettore al romanzo spingendolo a divorare pagina dopo pagina. Ma il vero punto di forza di Primal Hunter è il suo protagonista: Jake Thayne. Sin dall’inizio Jake si rivela un personaggio estremamente affascinante. Incontrato per la prima volta nel proprio ambiente lavorativo, Jake balza immediatamente agli occhi come un outsider, un tipo solitario, tanto intelligente quanto a disagio nei più tradizionali contesti sociali. Un impiegato non molto appariscente, col passatempo del tiro con l’arco, attività scelta proprio per l’assenza d’interazioni col prossimo e per la natura riflessiva della stessa. Ma è questa sua fragilità mista a una cinica determinazione a renderlo così umano e interessante. Quando Jake viene trasportato al tutorial (così è definito lo scenario iniziale), capisce rapidamente cosa gli sta succedendo e non appena gli vengono presentate le diverse classi tra cui scegliere (Guerriero, Arciere, Ladro, Mago ecc.), lui non ha alcun dubbio. Con l’avanzare dell’avventura, capiamo come Jake (a differenza dei suoi compagni di viaggio) sia maggiormente a proprio agio a cacciare mostri con arco e frecce, che non in un ufficio a prendere ordini dal capo e a flirtare con la collega per cui ha una cotta. Tornando invece agli aspetti più propriamente tipici dei LitRPG, tutte le dinamiche, le statistiche e i messaggi di gioco sono integrati davvero alla perfezione, senza mai sovraccaricare il lettore, ma bensì aiutandolo a destreggiarsi tra i progressi compiuti dal nostro protagonista. Dove Zogarth sembra eccellere è soprattutto nella gestione psicologica dei personaggi, tutti ben approfonditi e caratterizzati. Man mano che la storia avanza, i personaggi sono costretti ad affrontare altri gruppi, ma non solo. Compaiono anche diverse specie animali e soprattutto una grande varietà di mostri, che portano inevitabilmente a scontri molto violenti, talvolta brutali, ma sempre descritti con grandissima attenzione. I combattimenti sono infatti un elemento portante, ma l’ottimo lavoro svolto dall’autore rende l’esperienza estremamente coinvolgente e mai noiosa, grazie anche alla scelta di riprendere ogni situazione da molteplici punti di vista, entrando così nella mente di ogni personaggio. Primal Hunter è un ottimo esempio di cosa ogni LitRPG dovrebbe avere: un protagonista interessante, un’ambientazione ricca e ben delineata, una storia avvincente e delle dinamiche RPG coinvolgenti.
1 Comment
Riccardo
11/30/2023 01:22:30 pm
Webnovel incredibile. Zogarth uno degli autori big 3 insieme a TheFirstDefier e Shirtaloon
Reply
Leave a Reply. |
Archivi
September 2024
libri DISPONIBILIPROSSIME USCITEscopri i nostri pacchettivideo |